Giovedì 21 novembre la Rotonda accoglierà, come lo scorso anno, aderenti e
Responsabili dei Gruppi e delle Associazioni di volontariato per un momento
culturale e formativo, volto a far apprezzare il patrimonio di arte e cultura che il
Tempio conserva e il ruolo sociale svolto in oltre quattro secoli di presenza tra la
gente di Rovigo.
Quest’anno la nuova ed adeguata illuminazione delle opere pittoriche consentirà di
cogliere aspetti nuovi e singolari dei teleri e dei quadri che decorano le pareti,
soprattutto quelli che si riferiscono ad episodi di solidarietà in particolari momenti
della storia cittadina.
Il grande granaio che circonda il Tempio, inoltre, ha avuto un ruolo per la
conservazione del frumento e dei cereali e per un sostegno alla popolazione nei
periodi difficili dovuti a carestie, epidemie, alluvioni. In alcuni casi il Tempio ha
rappresentato un riferimento e un rifugio per le famiglie in difficoltà come nel 1882,
allorché – lo ricorda una lapide nel peristilio – la Rotonda ha ospitato per un anno
diversi gruppi familiari rimasti senza abitazione per la grande Rotta dell’Adige.
A causa della stessa Rotta molte persone hanno abbandonato la provincia di Rovigo
per trovare accoglienza a nord dell’Adige ed in particolare a Padova. E proprio per
sostenere questi polesani sono sorte a fine 1882 a Padova le Cucine economiche
popolari, una Istituzione che da oltre 140 anni a Padova svolge una notevole attività
nell’ambito della solidarietà e del volontariato.
Ce ne parlerà suor Annamaria Saponara che con altre persone è attualmente
impegnata nelle Cucine economiche popolari. Prima di lei alcuni componenti del
Sindacato della Rotonda presenteranno aspetti storici (Adriano Mazzetti) e pittorici
(Chiara Tosini) del Tempio mentre Nicola Cittadin curerà alcuni brevi momenti
musicali insieme al violinista Nicola Breda.
L’incontro del 21 novembre in Rotonda inizierà alle 17,00 e si concluderà alle 18,15.